Partecipatissima assemblea dei lavoratori del Comune di Milano: si continua la mobilitazione per le assunzioni e contro la privatizzazione dei servizi

assemblea lavoratori comune 3Mercoledì 25 novembre, in un Teatro Nuovo stracolmo, più di 1500 lavoratori e lavoratrici del Comune di Milano hanno detto che non accetteranno il licenziamento dei precari ed un piano occupazionale, presentato dall’Ente, assolutamente al di sotto delle esigenze di garanzia dei servizi e delle stesse richieste di riempimento dei vuoti di organico avanzate dalle stesso Direzioni di Settore.

La Direzione generale del Comune ha risposto annunciando la riapertura di un negoziato che pareva concluso. Vuol dire che la pressione dei lavoratori a qualcosa serve. Ora bisogna evitare il “ritorno” della palude concertativa ed ottenere il soddisfacimento di tutte le richieste avanzate dall’Assemblea Generale. Se così non fosse per noi, delegati e lavoratori del Sial Cobas, la risposta è una sola: lo sciopero dell’Ente ed un percorso di mobilitazione per conquistarsele sul campo.

 Delegati e lavoratori Sial Cobas del Comune di Milano

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MOZIONE DELL’ASSEMBLEA PLENARIA DEI LAVORATORI/TRICI DEL COMUNE DI MILANO: 

I lavoratori del Comune di Milano, riuniti in assemblea il 25.11.2015, dopo aver ascoltato la descrizione delle problematiche legislative e organizzative che rendono problematica la sottoscrizione di un accordo sul piano delle assunzioni a tempo indeterminato e determinato e dopo una discussione partecipata tra delegati e lavoratori di ruolo e precari danno mandato alla RSU ed a tutti i sindacati presenti nell’Ente:

– di mantenere tutte le “richieste finali” avanzate dalle delegazioni sindacali all’Amministrazione Comunale, a partire dall’impegno di non affidare a soggetti privati la gestione dei servizi comunali;

– di sottoscrivere l’accordo solo se tali richieste saranno accolte integralmente

– di proseguire, se necessario, la mobilitazione a sostegno delle assunzioni, dei servizi, e di un contratto che ci restituisca il potere d’acquisto perduto in questi 6 anni di blocco della contrattazione, senza escludere forme articolate di sciopero, anche brevi, a partire da quello degli straordinari   

Votata all’unanimità