Telefónica-Movistar: i lavoratori denunciano la repressione dopo lo sciopero ad oltranza

telefonica 5Riportiamo la traduzione di uno degli ultimi comunicati apparsi sul sito dei lavoratori in lotta di Telefònica-Movistar, teleafonica.blogspot.com

PREOCCUPANTE E INTOLLERABILE AUMENTO DELLA REPRESSIONE DOPO LO SCIOPERO AD OLTRANZA

Da quando si è deciso di sospendere lo sciopero i gestori degli appalti e telefonica stanno incorrendo in gravi mancanze negli accordi, sia verbali che scritti.

Anzitutto vogliamo denunciare che ci sono una ventina di persone che non hanno potuto essere reintegrate al lavoro (dato che i loro badge sono stati bloccati sistematicamente, cioè i loro tesserini sono stati disabilitati), persone che hanno ricevuto un’offerta di lavoro in alcune aziende, successivamente sono state respinte perché le pratiche d’assunzione non sono state completate per l’impossibilità burocratica di finalizzarle dovute ai blocchi messi in atto da Telefonica.

Gli appaltatori dicono che Telefonica gli ha tolto la possibilità di lavorare, mentre Telefonica afferma il contrario dicendo che il divieto proviene dalle ditte appaltatrici.

Il risultato finale è che il tandem Appalti-Telefonica ritorna a funzionare perfettamente quando si tratta di reprimere e tagliare i diritti dei lavoratori.

Inoltre, diversi sindacalisti che assecondavano lo sciopero sono stati licenziati alla fine dello stesso, con una grezza manovra legale che impugnata in una vertenza sarà sicuramente vinta, ma che è stata realizzata per incutere paura tra i lavoratori/trici.

A questo bisogna aggiungere i nuovi licenziamenti dall’organico di Telefonica, che si stanno verificando in maniera silenziosa ma costante. In Abetel Barcellona hanno licenziato 5 compagni e 1 impiegato che hanno sostenuto lo sciopero fino alla fine. In Comfica Barcellona, le ditte hanno licenziato una decina di lavoratori dopo la fine dello sciopero, caso vuole che entrambe le ditte continuino ad assumere autonomi o liberi professionisti.

Il tavolo delle trattative formato da CCOO e UGT e il sindacato padronale si è rotto momentaneamente per protestare per i licenziamenti (come minimo un delegato sindacale della CCOO è stato licenziato) e le inadempienze che continuano a verificarsi.

I veti, i licenziamenti dall’organico, le sostituzioni dello stesso con gli autonomi e altre schifezze sono all’ordine del giorno.

Siamo obbligati a rompere il silenzio estivo per denunciare quindi che le cose in questo modo non vanno bene e che pretendiamo che cambino rotta.

Chiediamo che vengano riammessi immediatamente i lavoratori licenziati durante e dopo lo sciopero, che si tolgano i veti ai lavoratori autonomi e sin sub-appalto, che si rispettino gli accordi firmati nell’ambito delle assunzioni concordate come premessa minima per poter concedere un pò di fiducia alle promesse d’accordo per la fine dello sciopero.

Chiediamo ai compagni del tavolo delle trattative di non cedere e dimostrare fermezza di fronte agli attacchi e che tengano presente che siamo disposti a riprendere le lotte in autunno se necessario come sembra.

Nel frattempo per quanto riguarda i temi più eclatanti, i veti e i licenziamenti, sottoponiamo a Telefonica e alle ditte appaltatrici una soluzione immediata. Se questi gravi fatti persistessero dovremo cercare di risolverli ad ogni costo nel più breve tempo possibile.

Sarà nostra premura convocare una conferenza stampa di denuncia di questi fatti e annunciare le azioni più opportune per ricacciare indietro questi gravi abusi.