CGS no ai licenziamenti

La CGS con il mancato accordo del 31 luglio ottiene il via libera per i licenziamenti collettivi??!! La CGS con 792 lavoratori può ben trovare una ricollocazione ai 32 in cassa integrazione (di cui 22 donne).

Conferenza stampa: Appuntamento il 25 agosto dalle ore 12 a Milano via C. Farini 81 sul marciapiede presso la sede della CGS.

Nella sede della agenzia regionale lombardia giovedì 31 luglio ’14 si sono incontrate le delegazioni sindacali con la direzione per discutere dei licenziamenti collettivi (aperti in data 13 giugno; mancato accordo in sede sindacale il 3 luglio). La CGS anche grazie alle firme dei sindacati (Cgil e Uil dei trasporti) sono riusciti ad accorciare i tempi dei possibili licenziamenti (la legge prevedeva 45 giorni più 30 giorni ovvero 75 giorni totali per discutere e trovare alternative ai licenziamenti. Invece CGS ha ottenuto quel che voleva in soli 47 giorni).
Hanno trovato il modo di fare la cassa integrazione in deroga anche per i mesi di luglio e agosto. (Cosi la CGS non paga lo stipendio intero e paga lo stato tramite l’inps).
Di seguito vedete com’è fatto il modulo per la cassa in deroga (nel primo periodo fino al 30 giugno la scelta era sul primo caso (senza esuberi)e ora nell’accordo fino al 31 agosto c’è la firma dei sindacati sulla previsione totale di esuberi.

 Previsione di ripresa dell’attività per tutti i lavoratori, senza esuberi
 Previsione di ripresa dell’attività per una parte dei lavoratori, con esuberi parziali
 Previsione totale di esuberi

Mentre di fronte all’ente pubblico la direzione aveva accettato di darsi da fare per reimpiegare chi fosse disponibile e interessato (anche eventualmente a Pontenure).
Con la sigla dei sindacati firmatari la direzione potrebbe avere mano libera per licenziare dopo il 31 agosto alla fine di questo periodo di cig in deroga. Ci sarebbero disponibili altri mesi di cig in deroga per arrivare alla fine del 2014 e con un altro pò di tempo si potrebbero ricollocare tutti/e. La direzione e gli altri sindacati hanno rifiutato la presenza al tavolo della nostra delegazione sindacale. In ogni caso, prima della firma della conclusione della procedura, i rappresentanti del Ministero del Lavoro ci hanno incontrato per capire quali erano le nostre proposte (che sono riassunte sotto).

Abbiamo anche avviato un rapporto con la Consigliera di Parità della Regione Lombardia al fine di trovare altre strade per favorire una soluzione positiva per tutti/e. E’ il caso di ricordare che su 32 lavoratori in cassa integrazione ben 22 sono donne.

Lo ripetiamo dobbiamo fare il possibile per evitare i licenziamenti e trovare le ricollocazioni ai 32 lavoratori coinvolti. Perciò Vi proponiamo di organizzarVi con il SIAL-Cobas e dare con le proteste e con le lotte una possibilità di far rientrare al lavoro tutti/e.
Li,12 agosto 2014
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No ai licenziamenti CGS (Consorzio Gestione Servizi) (comunicato del 30 luglio)

La società ha circa 750 addetti (cooperativa della logistica) è presente in diversi impianti e località a fronte di un trasferimento a Piacenza di alcune attività decise dal cliente ha messo in cassa integrazione a zero ore 41 lavoratori dai primi di aprile a tutto il 30 giugno.
Al sindacato SIAL-Cobas veniva ripetutamente detto che i rapporti sindacali li avrebbe tenuti un avvocato. Dopo vari tentativi e solleciti fatti per ottenere un incontro sindacale siamo andati con una delegazione di lavoratori e lavoratrici negli uffici centrali. La direzione, prima ha cercato di negarsi, poi ci ha incontrato e comunicato che nel frattempo aveva aperto i licenziamenti collettivi. Solo andando in delegazione negli uffici abbiamo scoperto la verità. La Digos è stata presente negli uffici per informarsi da azienda, sindacato e lavoratori della vertenza in corso e dei problemi aperti.
La discussione si era conclusa con una richiesta di incontro sui licenziamenti ma la direzione ci aveva richiesto di farla in forma scritta. L’abbiamo prontamente fatto.
E’ nostra intenzione cercare di favorire soluzioni alternative ai licenziamenti. Un gruppo di lavoratori ha già contestato e si è dichiarato disponibile alla ripresa immediata dell’attività lavorativa. Su un organico di oltre 700 addetti è possibile trovare una utile ricollocazione dei 41 in cigs (lavoratori e lavoratrici che hanno anni di esperienza, anzianità e presenza in diversi impianti).
Perciò il sindacato SIAL-Cobas, in rappresentanza di diversi lavoratori, sollecita l’azienda a definire al più presto un incontro per trovare soluzioni positive evitando la conclusione della procedura dei licenziamenti collettivi il 31 luglio.