Chimici, contratto in scadenza. Com’è andata? Che fare?

In questi giorni l’Ocse ha diffuso i dati e ancora una volta si registra dal 2019 che i salari dei lavoratori italiani hanno perso valore e non sono stati al passo con la inflazione. In altri paesi i lavoratori hanno migliorato la loro posizione.

In Italia dal 2011 in poi Confindustria e Cgil, Cisl e Uil hanno concordato l’uso dell’indice di rivalutazione IPCA-NEI depurato dai beni energetici e quindi il salario reale si riduce cammin facendo. Non c’è la rivalutazione piena, manca la tempestività e/o la retroattività.

Lavoratori e famiglie saranno sempre in affanno e non si raggiungerà mai l’obiettivo del miglioramento dei salari reali. Per in neoassunti e precari dei livelli bassi la situazione è anche peggio.

Del recupero di produttività e profitti neanche l’ombra.La parte salariale è totalmente da rivedere reintroducendo la indicizzazione dei salari e forti aumenti come hanno fatto in altri paesi.

Sull’orario di lavoro con la richiesta di 15 minuti (un quarto d’ora) di riduzione settimanale aggiuntiva.. in quanto tempo si arriverà alle 35 ore o ai 4 giorni lavorativi? Tra gli operai e gli impiegati c’è stato negli anni un forte aumento dei ritmi, della saturazione dei tempi di lavoro, la introduzione di obiettivi che hanno aumentato lo sfruttamento e lo stress da lavoro correlato. E quindi sarebbe ora dopo 50 e passa anni dalle 40 ore di andare ad una forte riduzione dell’orario settimanale.

Due conti su com’è andata: consideriamo la paga base dal gennaio 2020 al febbraio 2025 (ultimo aumento contrattuale del giugno 2024). Con l’indice di rivalutazione (utilizzato per affitti e alimenti al coniuge) il risultato è quello riportato sotto. Ognuno/a può fare una verifica scegliendo la sua paga (minimo contrattuale o il lordo) e verificare quanto ha migliorato o peggiorato. https://rivaluta.istat.it/

Ecco una delle tante ragioni per cambiare modo di fare sindacato, di fare un nuovo sindacalismo. Il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei salari non si otterrà senza un cambio radicale delle richieste e senza le lotte.