Di seguito l’appello di Solidaires alla mobilitazione femminista per l’8 marzo.
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L’8 MARZO, GIORNATA INTERNAZIONALE DI LOTTA PER I DIRITTI DELLE DONNE, FACCIAMO UNO SCIOPERO FEMMINISTA!
L’8 marzo, giornata internazionale di lotta per i diritti di tutte le donne, porta con sé lo sciopero femminista!
Scioperiamo sul lavoro: molte professioni di cura, del commercio, delle pulizie, della cultura sono prevalentemente femminili e lavorano il sabato! Scioperiamo nelle nostre case (dai lavori domestici, alla spesa, ai consumi, ecc.): perché senza le donne e il loro lavoro “riproduttivo” (che permette alle famiglie di riprendere forza, di istruirsi, di guadagnarsi da vivere nel sistema del profitto) tutto si ferma!
Interrompiamo ogni attività produttiva e riproduttiva, formale e informale, retribuita e gratuita. Partecipiamo attivamente ad azioni e manifestazioni ovunque.
Riprendiamoci tutti gli spazi pubblici!
Dieci ragioni (e non solo) per organizzare uno sciopero femminista l’8 marzo:
* Le disuguaglianze salariali persistono e le disuguaglianze sul lavoro restano innumerevoli: lavoro a tempo parziale, congedo parentale utilizzato principalmente dalle donne, meno accessi alla carriera, professioni femminilizzate svalutate con i salari più bassi
* Le disuguaglianze pensionistiche si stanno aggravando nel corso delle riforme… il pensionamento a 64 anni penalizza soprattutto le donne. Il governo vuole ora “negoziare” sui diritti familiari e coniugali, ricordiamo che ha già pensato di porre fine alle misure compensative e alle pensioni di reversibilità nel 2023!
* I discorsi dell’estrema destra, dei reazionari e dei conservatori stanno guadagnando terreno: discorsi di odio che indicano gli stranieri come capri espiatori della violenza contro le donne, il ritorno delle donne a casa, un aumento degli attacchi contro le persone della comunità LGBTQI+. In tutto il mondo, quando l’estrema destra arriva al potere, le donne, le minoranze di genere e i migranti sono i primi obiettivi, come Trump negli Stati Uniti, o Meloni in Italia.
* Per l’educazione, per i bambini, per l’Educazione alla Vita Emozionale, Relazionale e Sessuale per tutte e tutti. adesso! I gruppi reazionari stigmatizzano i tentativi di educazione non sessista e/o sessuale, che noi crediamo essere l’unico modo per combattere il patriarcato al suo interno.
* Per il diritto di scegliere se avere o meno un figlio: l’aborto è minacciato in tutto il mondo. In Francia, l’inclusione dell’aborto nella Costituzione non deve mascherare gli ostacoli legati alla mancanza di risorse del servizio sanitario pubblico per ricorrere all’aborto. E allo stesso tempo Macron continua a parlarci di “riarmo demografico”… Invece di politiche nataliste con “toni da Vichy”, il Governo dovrebbe affrontare la questione delle disuguaglianze tra donne e uomini e della mancanza di asili nido!
* Basta con i commenti sul corpo delle donne! Troppo coperto o non abbastanza coperto, troppo magro, grasso, alto, ecc., è un controllo permanente!
*Ogni giorno, le donne e le minoranze di genere subiscono violenze di genere e sessuali oltre alla violenza economica. Continuiamo a contare i nostri morti perché non c’è la volontà politica di lottare contro la violenza contro donne e bambini. Il processo contro i 51 stupratori di Gisèle Pélicot ci ha ricordato che gli stupratori sono uomini “comuni” e che la cultura dello stupro persiste nei diversi strati della società. La nomina di Darmanin, accusato di sessismo e violenza sessuale, a ministro della Giustizia è una vera provocazione…
* Nonostante la ratifica da parte della Francia della Convenzione sulla violenza e le molestie sul lavoro, non sono ancora concessi ulteriori diritti alle donne vittime di violenza
* Le donne prive di documenti subiscono sfruttamento e discriminazione. La legge sull’immigrazione e la circolare Retailleau hanno notevolmente peggiorato la loro situazione.
*Le donne disabili soffrono ancora di più per tutta questa violenza e disuguaglianze.
* In solidarietà con tutti coloro che ancora oggi nel mondo sono rinchiusi, giustiziati, che affrontano bombardamenti massicci, genocidi, esodi, sono vittime di stupri di guerra, lottano per nutrire le proprie famiglie e se stessi, tutti coloro che si difendono ferocemente per recuperare o ottenere la propria libertà e i propri diritti, che si confrontano con conflitti armati, con regimi fascisti, reazionari, teocratici e colonialisti!
Vogliamo:
* Un aumento immediato dei salari privati e pubblici e soprattutto la rivalutazione di tutte le professioni femminilizzate: istruzione, sanità, assistenza, commercio, pulizia, ecc., mezzi e sanzioni reali per le imprese e le amministrazioni che non riducono queste disuguaglianze!
* Condivisione del congedo parentale ma meglio retribuito e di durata sufficiente rispetto al congedo di nascita!
* L’eliminazione delle ultime riforme pensionistiche, particolarmente regressive per le donne, e il ritorno alla pensione a 60 e 37,5 anni lavorati.
*Il diritto di disporre del proprio corpo e di avere figli oppure no!
* mezzi reali per accedere all’aborto in tutto il Paese e senza far sentire in colpa le persone che abortiscono.
*Un vero e proprio servizio pubblico di assistenza alla prima infanzia e di presa in carico!
*Il diritto di essere liberi nelle nostre scelte di abbigliamento, nel nostro corpo, di vivere le nostre identità di genere e la nostra sessualità
* 3 miliardi per darci i mezzi materiali con cui lottare contro le molestie sessuali, il femminicidio e tutte le altre violenze contro le donne sul lavoro e ovunque e per l’istituzione di una legge globale!
* L’abrogazione della legge sull’immigrazione e della circolare Retailleau!
* inclusività di genere, come per la disabilità, in tutte le politiche pubbliche.
* Nuovi diritti: avere cure e ricerche mediche specifiche per le donne, nuovi diritti in termini di congedo ormonale.
* Educazione non sessista che metta in luce ogni tipo di discriminazione!
NELLA SOLIDARIETÀ, SOLO LO SCIOPERO FEMMINISTA PUÒ COSTRUIRE E AMPLIFICARE GLI EQUILIBRI DI POTERE ESSENZIALI PER CAMBIARE ROTTA! PER I DIRITTI E L’UGUAGLIANZA DELLE DONNE!
