Confronto con il Governo e il padronato

A che punto è il confronto con il Governo e il padronato? Sono in corso assemblee retribuite nelle aziende e alcune mobilitazioni al sabato. Alcuni sindacati di base hanno in programma lo sciopero. Quello che manca è una riflessione seria sugli obiettivi da portare avanti e una modalità di confronto che preveda assemblee decisionali per portare avanti una “vertenza generale” così come si scrive anche nel testo Cgil, Cisl e Uil (per una nuova stagione del lavoro e dei diritti).

Che fare se:

1- I salari dei lavoratori Italiani sono calati del 2,9 % in 30 anni. 6,5 milioni di lavoratori con il contratto scaduto.

2- La riduzione del carico fiscale o contributivo avviene passando i soldi nostri da una tasca all’altra, infatti si migliora il netto in busta paga, ma sono sempre soldi nostri che passano da minori servizi sociali a soldi netti in busta paga, siamo sicuri di guadagnarci?

Forse per i metalmeccanici invece di 27 euro di aumento ci saranno a giugno 80 euro (senza gli assorbimenti?). L’indice IPCA (ipotizzato al + 4,7%) consentirebbe di avere un aumento più elevato del previsto, ma comunque inferiore a quello dell’Istat (FOI – Famiglie Operai Impiegati) che rileva oltre l’8%. E’ il caso di sapere che per Stellantis, CNHI, Ferrari e Iveco è stato preso a riferimento l’11,3% di inflazione. Anche da questo è ragionevole capire che abbiamo a che fare con strumenti spuntati, inefficaci e da cambiare. A tacer del punto assorbibilità dei superminimi su cui citiamo ad esempio l’ipotesi della piattaforma aziendale Piaggio di Fim, Fiom e Uilm che recita: “13 – ASSORBIBILITÀ SUPERMINIMI: Chiediamo che, a fronte dei futuri aumenti sui minimi previsti dai rinnovi del CCNL, l’azienda si impegni affinché questi non possano assorbire i superminimi”. Dal punto di vista sindacale si dovrebbe esplicitamente disdettare il punto del contratto che, dal 2016, consente alle aziende di erogare superminimi assorbibili in anticipo sugli aumenti contrattuali e che rende l’azione collettiva secondaria.

Quali obiettivi? Ad esempio in Francia i nostri cugini di Solidaires propongono consistenti aumenti dei salari al netto e al lordo, la riduzione delle differenze salariali di genere e a questi aggiungono la riduzione della forbice da 1 a 5 tra i salari alti e bassi, basta con i premi di risultato individualizzati e discriminanti per la malattia. Inoltre senza contrattazione salariale nazionale e nelle aziende in alternativa si introduca l’obbligo di aumento almeno pari al tasso di inflazione (e non solo indennità di vacanza contrattuale e non per tutti come in Italia).

Serve una vertenza che punti al recupero dell’evasione contributiva, un fisco che riprenda ad essere proporzionale (l’Irpef nasce con trattenute anche del 72%). Un suggerimento per l’Inps e per il parlamento: un’indagine a tappeto in tutte le aziende che pagano il nero o gli straordinari con la voce “Trasferta Italia o Diaria Esente” è così complicata? La precarietà, con tagli al Reddito di Cittadinanza, i Voucher e la 13esima, modifica della legge sui Tempi Determinati senza motivazioni di fatto, quando la Europa ha condannato ripetutamente l’Italia per leggi troppo permissive. Un piano straordinario di assemblee per individuare problemi di sicurezza, investimenti ambientalmente sostenibili, sono altre necessità su cui siamo in ritardo. Dal Governo Draghi all’attuale si sono passati la palla sul decreto non autosufficienza, che prevede, entro il gennaio 2024, che il Governo emani le deleghe attuative che rischiano di compromettere i fondi esistenti e l’indennità di accompagnamento, inserendo tutto in unico calderone che porta verso la privatizzazione, passando dalla Sanità (art. 32 della Costituzione comunque un diritto esigibile) verso l’Assistenza (art. 38) che viene erogata secondo le disponibilità economiche (a tal proposito vedi anche se vuoi firmare: https://www.change.org/p/abroghiamo-la-legge-33-2023-sulla-non-autosufficienza?).

Esternalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici: anche No! Per i beni comuni e per una finanza al servizio delle persone è in corso la raccolta firme contattaci o cerca su https://www.attac-italia.org/ .

Rilanciare un dibattito sui temi più importanti e decidere nelle assemblee, non prendere lucciole per lanterne.

Le condizioni dei lavoratori delle lavoratrici nelle aziende e nella società sono compromesse ma è possibile e necessario cambiare.

Si può con il tuo contributo e la ripresa delle lotte.