23 settembre 2022 Contro la crisi climatica: che fare?

Le conseguenze del cambiamento climatico ricadono sui nostri territori, mettono a rischio la vita e le condizioni di vita delle persone che ci vivono, di giovani, donne e uomini, anziane/i, bambine/i , lavoratrici e lavoratori.

In questi giorni abbiamo assistito alle vicende drammatiche nelle Marche: 10 morti, diversi dispersi, decine di feriti e distruzioni per una bomba d’acqua, come oggi vengono chiamati gli uragani improvvisi.

Occorre la consapevolezza che quanto sta avvenendo non è frutto del caso ma figlio di un sistema, quello capitalistico, le cui forze produttive, l’ingordigia e la noncuranza verso la vita e le condizioni di vita delle persone sono diventate oltremodo distruttive, anche irreparabilmente, per l’ambiente e quindi per tutte e tutti noi.

Un’economia costruita  sul fossile non può che avere un impatto disastroso sugli equilibri di questo pianeta e il cambiamento non si opera  semplicemente con l’appello alla “buona volontà” individuale delle persone – che pure è necessaria- ma lottando per un vero cambiamento sociale, politico, culturale.
In una parola , prima che questo pianeta finisca occorre farla finita con il sistema capitalistico e questa lotta deve individuare con chiarezza le responsabilità sociali di questo disastro, ovvero le classi dominanti, la loro ricerca del massimo profitto, la cieca ostinazione con cui fino a poco tempo fa hanno negato l’esistenza stessa del problema ed oggi, in modo ipocrita ed ecumenico, predicano qualche ritocco  ai meccanismi distruttivi in opera, cercando di scaricare comunque i costi delle politiche  di risanamento ambientale e risparmio energetico sulle spalle  delle classi popolari.

Per questi motivi raccogliamo l’appello del movimento Friday  for future, di Extinction Rebellion, dei tanti giovani scesi in piazza in questi anni per ricordare che non abbiamo un pianeta B.

Questa mobilitazione ci riguarda come lavoratrici e lavoratori, ovvero coloro che producono la ricchezza sociale pur essendone espropriate/i: per di più nei luoghi di lavoro paghiamo sulla propria pelle  le conseguenze di un ambiente  nocivo, pericoloso, che produce incidenti mortali e avvelena fiumi, aria, città e campagne.

Per questo invitiamo tutti e tutte a mobilitarsi il 23  settembre e ove possibile ad organizzare momenti di discussione e assemblee nei propri luoghi di lavoro.

Lavoratrici e lavoratori possono diventare un soggetto attivo nella battaglia fondamentale, promossa da anni da moltitudini di giovani determinate/i e combattive/i, per una trasformazione radicale in senso ecologico dell’economia e della società.

Partecipa alle due Manifestazioni previste a Milano per la giornata del 23 Settembre

Ore 9,30 Largo Cairoli, Sciopero e corteo studentesco e giovanile contro gli effetti della crisi climatica.

Ore 18,00 a Largo Cairoli Manifestazione cittadina promossa da Friday for Future, Extinction Rebellion e tante altre associazioni ecologiste ed ambientaliste.

Partecipiamo numerose/i!