SCIOPERO 25 MARZO 2020 E ANCHE OLTRE
PER FERMARE TUTTE LE PRODUZIONI NON ESSENZIALI
Perché prevalga la salvaguardia della salute e la sicurezza delle lavoratrici, dei lavoratori e di tutta la collettività contro l’irresponsabilità di Confindustria.
Il Governo la smetta di passare la palla al Prefetto, ai Sindaci e alle Regioni: delegati sindacali e lavoratori possono e debbono continuare le iniziative per far chiudere le produzioni non essenziali, la salute viene prima dei profitti!
Perché l’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio nei luoghi di lavoro sia sottoposta a misure di controllo da parte delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS locali) e preveda sanzione certa e immediata per le aziende che non li rispettano.
Le iniziative di denuncia e di protesta, compreso lo sciopero, devono andare avanti finché non si fermano le produzioni non essenziali.
Diversi sindacati hanno indetto sciopero per il 25 marzo (USB, CUB, Fim, Fiom e Uilm Lombardia e Lazio fino al 29 marzo). Anche ADL Cobas e SI Cobas sostengono la continuità di iniziative per evitare che nelle maglie larghe del decreto del Governo e del Protocollo Confindustria-Sindacati ci sia libertà di attività per troppe aziende che non producono beni essenziali.
Perché gli ammortizzatori sociali così come sono non basteranno! Come si può calcolare facilmente anche da soli, l’assegno INPS corrisponderà solo nominalmente all’80% del salario: per la maggior parte dei lavoratori/trici si tratterà di una percentuale ben inferiore
vedi tutorial calcolo assegno cassa integrazione: https://youtu.be/pSFwSXnuY1o
REDDITO DI QUARANTENA
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