COMUNICATO UNITARIO DELLA RSU DI IMQ SPA
ASSEMBLEA DEI LAVORATORI IL 29 NOVEMBRE MATTINA
La RSU e le OO.SS, ribadiscono all’azienda, come già anticipato nell’incontro dello scorso 23 novembre, la propria disponibilità a riprendere le contrattazioni solo dopo che saranno tolte le pregiudiziali sui salari, semplicemente per la florida situazione economica dell’azienda.
Ovvero: gli utili a “sette” milioni e gli avanzi di bilancio intorno ai venticinque milioni, che non sono propriamente da azienda che ha bisogno dei 6000 euro di taglio su ogni neo assunto per guardare al futuro. I bilanci, poi, ci dicono che gli stipendi, negli ultimi 3 anni, sono in contrazione e la voce relativa agli stipendi è di 21,55 milioni (nel 2016 21,74), circa 2/5 dei costi totali di IMQ S.p.A.
Noi rilanciamo richiedendo all’azienda di premiare lo sforzo di questi ultimi anni che, nella “casualità” del percorso di cambiamento volto alla realizzazione di un ambizioso progetto di sviluppo, ha portato 800 euro nelle nostre tasche, a fronte di un utile triennale “impareggiabile”. 10? 15? 20 milioni? Se si tengono in considerazione tutte le componenti del gruppo!
La Direzione IMQ ha già “evitato” di erogare benefici ai propri dipendenti, dando poco o nulla in questi anni. E non ci sembra il caso che prosegua su questa strada!
Ora siamo noi lavoratori e lavoratrici a rivendicare ciò che da tre anni ci spetta.
Il fatto che non venga apportato nessun cambiamento alla retribuzione lorda è di per sé un torto, perché non riconosce lo sforzo di questi tre anni.
Mentre sentiamo l’azienda* snocciolare dati, fuori dal nostro ambito, sentiamo parlare di aumenti di fatturato, che nel 2019 viaggerà intorno ai 150 milioni per tutto il gruppo. Abbiamo anche compreso che nelle stime, oltre il 35% del fatturato deriva dalla certificazione e il 20% circa dai sistemi di gestione. Dati che sono di buon auspicio per IMQ SpA oltre a ciò che dovrebbe derivare dall’acquisizione di due aziende entro l’anno.
Ora: si può parlare di innovazione basandosi sulle acquisizioni o sulla “cogenza” della direttiva macchine, ma il ruolo importante, il nostro ruolo, ora CHI LO PREMIA?
Chiediamo noi di sederci al tavolo, ma di parlare delle nostre richieste, quelle che in questi 3 anni sono state continuamente disattese. Non ci sfiliamo dal tavolo, siete voi che lo avete fatto per 3 anni di fila con cambi continui dei vostri referenti.
“La Direzione Aziendale” non può pensare che il futuro sarà solo a gestione individuale e unilaterale
* Fonte: Intervista Ad su Class TV https://youtu.be/X9ZHmqpAnZs