Francia. «Risultato della votazione alla SNCF. Il governo deve rivedere il suo testo! Pépy deve dimettersi!»
Comunicato stampa di SUD Rail del 23 maggio 2018
Traduzione a cura di Sial Cobas
Malgrado l’opposizione e gli ostacoli che ha posto la direzione della SNCF, malgrado il processo illegittimo fatto dall’insieme dei difensori di questo pessimo “patto ferroviario”, più di 90mila ferrovieri hanno partecipato alla consultazione lanciata dall’intersindacale tra il 14 e il 21 maggio. Oggi il governo e la direzione SNCF devono trarre le conseguenze del messaggio lanciato dai lavoratori del comparto ferroviario!
Il 94,97% dei partecipanti hanno ritenuto questa riforma peggiorativa per il futuro del sistema ferroviario e dei ferrovieri. Il presidente della SNCF [Guilaume Pépy] e il Primo Ministro [Edouard Philippe] devono ascoltare la voce dei lavoratori, ritirare il progetto di legge e cominciare delle negoziazioni tripartite su nuove basi. Questa pessima riforma che non regola niente non può essere realizzata contro quegli stessi lavoratori che la dovrebbero mettere in pratica.
Con un simile risultato ed un così elevato livello di partecipazione, la Federazione SUD Rail non avrebbe capito che l’artefice principale delle carenze del sistema, Guillaume PEPY, fosse in realtà anche colui che si batteva per la continuazione di un servizio ferroviario pubblico di qualità, con un quadro sociale di alto livello, come quello che i cittadini francesi e i lavoratori/trici delle ferrovie hanno diritto di aspettarsi.
E’ dimostrato che la volontà della direzione SNCF è quella di uno smembramento e di una vendita dell’azienda pubblica, anche a costo di manipolare il discorso del governo, di mentire a tutti i ferrovieri, i passeggeri e l’opinione pubblica dichiarando il contrario, soprattutto per bocca del presidente e della propaganda che SNCF fa sui media mainstream.
Il rapporto di fiducia, indispensabile tra i lavoratori e i propri maggiori dirigenti è stato abbondantemente logorato….Per questo la Federazione SUD Rail esige il ritiro del patto ferroviario e la dimissione di Pépy!