Comunicato del CAT sull’incidente ferroviario di Caluso

Pubblichiamo il comunicato stampa del Sindacato CAT (Coordinamento Autorganizzato Trasporti) – Lavoratori a difesa dei lavoratori sull’ INCIDENTE FERROVIARIO del 23 maggio 2018

Il grave incidente di Caluso, in cui ieri sera ha perso la vita il macchinista del treno Regionale 10027 e che ha causato decine di feriti anche gravi, riporta in maniera cruda e diretta la discussione sulla sicurezza in ferrovia e sui sistemi di sicurezza adottati nelle linee regionali dove lo “sfondamento” delle sbarre di un P.L. non genera un allarme istantaneo in cabina di guida, come invece avviene nelle direttrici principali dove ci sono le “correnti codificate” con la ripetizione dei segnali in macchina. Su queste linee regionali qualsiasi ostacolo sulla linea non viene segnalato in cabina di guida e ciò è intollerabile visto che con un investimento tecnologico non eccessivo anche queste anormalità possono essere opportunamente segnalate per tempo al macchinista determinando una maggior sicurezza della circolazione ferroviaria. Occorre poi aumentare gli stanziamenti economici e velocizzare le opere per eliminare tutte le interferenze tra strada e ferrovia soprattutto sulle linee regionali dove i passaggi a livello continuano a creare questi disastri. Paradossalmente invece assistiamo basiti all’attrezzaggio di locomotive e carrozze pilota con un pedale da premere a tempo da parte del macchinista e che vogliono spacciare per un sistema di sicurezza!!!! Infatti, il famigerato “pedale ad uomo morto” è recentemente tornato di “moda” in ferrovia con l’illusoria ed ingannevole denominazione di “vigilante”. Come già successo nell’incidente di Crevalcore (Bo) del gennaio 2005 anche in questa occasione tristissima il pedale ha dimostrato tutta la sua inutilità dal punto di vista della sicurezza acuendo anzi problematiche ben conosciute dall’azienda relative allo stress da lavoro correlato. Nell’esprimere il nostro più profondo cordoglio ai familiari del macchinista deceduto auguriamo una pronta guarigione ai feriti. Auspichiamo che tutto ciò porti ad una riflessione sugli investimenti necessari per trasferire i sistemi di sicurezza più performanti anche alle linee regionali.

Roma, 24 maggio 2018