17-18-19 aprile 2018: elezioni RSU nella Pubblica Amministrazione
Tra pochi giorni si voterà in tutta Italia per eleggere le rappresentanze sindacali unitarie nelle varie strutture della Pubblica Amministrazione presenti sul territorio nazionale. Nella stessa giornata quindi sia nelle scuole, università, ospedali, enti locali oltre ai ministeri e alle altre strutture pubbliche si voterà.
Una scadenza importante quindi a cui tutti guardano con attenzione.
Una scadenza da non perdere per chi come noi si batte per costruire una alternativa sindacale di classe a CGIL, CISL UIL e sindacati autonomi vari.
Una alternativa che parta dalla ricomposizione del mondo del sindacalismo di base per coinvolgere delegati sindacali classisti presenti anche nelle sigle sindacali confederali.
Ci abbiamo provato condividendo la proposta unitaria avanzata da PUBBLICO IMPIEGO IN MOVIMENTO, organismo di delegati appartenenti a varie sigle sindacali che si battono per superare la frammentazione sindacale presente.
Non ci siamo riusciti, ma non ci siamo fermati e abbiamo di nuovo come tre anni fa proposto nelle situazioni lavorative dove siamo presenti con altre sigle sindacali di praticare la DESISTENZA e costruire una sola lista unitaria sindacale in cui siano presenti candidati di tutti e tutte gli interessati. Per scegliere il nome della lista da utilizzare abbiamo scelto il nome della organizzazione sindacale più conosciuta e con più iscritti.
Questo ha fatto si che in due degli enti più grandi del comparto Enti Territoriali presenti in Lombardia, Comune di Milano e Regione Lombardia, si siano presentate anche a queste elezioni liste unitarie.
Nel Comune di Milano la lista è quella dello SLAI COBAS e i candidati sono sia SIAL Cobas che SLAI, mentre in Regione Lombardia la lista è quella del SIAL Cobas con candidati sia del SIAL che del SICOBAS.
Siamo dispiaciuti di non essere stati capaci di coinvolgere altre situazioni di amministrazione o altre sigle sindacali in giro per l’Italia.
Adesso si tratta di fare una campagna elettorale unitaria che tenga conto dei bisogni delle e dei dipendenti cominciando dove possibile a far pronunciare i lavoratori contro la ipotesi di CCNL firmato nazionalmente.
Una conferma dei risultati raggiunti nelle passate elezioni sarebbe la migliore dimostrazione della necessità di superare la guerra fraticida presente tra sigle sindacali in alcuni enti e per dare una prospettiva a PUBBLICO IMPIEGO IN MOVIMENTO nonostante le indubbie difficoltà che sta attraversando.