Sul CCNL dei metalmeccanici dovremo riflettere.
Non solo per i contenuti fatti passare da Fim Fiom e Uilm-terribili e che condizionano a negativo il “sistema della contrattazione”, per quel che ancora vale, in questo paese…
Ma ci deve interessare la reazione dei lavoratori e delle lavoratrici. Hanno votato 275.000 lavoratori sui 675.000 “aventi diritto”, cioè dipendenti di aziende associate a Federmeccanica- ne manca un altro bel pezzo….
Di questi 69000 hanno votato contro.
Ora, senza eccessive aspettative e senza mitizzare alcunchè- si può però dire che si è manifestata una opposizione importante a quell’ipotesi che esprime una insofferenza di fondo dei lavoratori verso le burocrazie sindacali. Ricordiamo che in alcune grandi fabbriche, dove le ragioni del No sono state illustrate, è prevalso il voto contrario: dalla Fincantieri di Genova, all’Ast di Terni, alla Piaggio di Pontedera, all’Ilva di Taranto, alla Perini di Lucca, all’Avio di Napoli, alla Electrolux di Susegana e Forlì, alla Bitron di Cuneo, alla Sirti, alla Dana di Rovereto, alla Dalmine di Bergamo, alla IMQ di Milano e in tante altre fabbriche metalmeccaniche il NO al contratto è stato prevalente.
RASSEGNA SUL RISULTATO DEL REFERENDUM SUL CCNL DEI METALMECCANICI
- Ccnl metalmecccanici: bocciato nelle fabbriche, approvato da fim fiom uilm (USB)
- Ccnl FIOM. 69mila buone ragioni in direzione ostinata contraria! (Il Sindacato è un’altra cosa)
- Come hanno votato i metalmeccanici di Piombino (di Coordinamento Art. 1 – Camping CIG)
- Referendum metalmeccanici: Referendum tra i metalmeccanici, la grande prova di burocrazia. Ma il No si afferma nelle grandi fabbriche che mandano un segnale preciso a Landini (Popoff Quotidiano)
ECCO I DATI DELLA CONSULTAZIONE: