Turchia: primi comunicati sindacali sul tentato colpo di Stato

Turchia colpo di statoA seguito del tentativo di un – vero o presunto – colpo di stato in Turchia ci sono le prime reazioni dei sindacati turchi:

Dichiarazione di Egitim Sen, il sindacato degli insegnanti collegato a KESK (Kamu Emekçileri Sendikaları Konfederasyonu, ovvero la Confederazione dei sindacati del pubblico impiego) aderente alla Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta:

“No ai colpi di Stato e alla dittatura di un solo uomo! In tutta la sua storia di lotte, Eğitim Sen è sempre stato contro i colpi di stato da qualunque parte arrivassero, contro la repressione e le pratiche anti democratiche. Abbiamo sempre sostenuto che il vero obiettivo dei colpi di stato è sempre quello di colpire le lotte dei lavoratori/trici e quelle per la democrazia.

Opporsi a tutti i tentativi di colpo di stato e ai tentativi di stabilire una dittatura, da lungo tempo in atto nel nostro paese, è una necessità per affermare la democrazia e la forza dei lavoratori.
Come Eğitim Sen diciamo chiaramente che oltre alla lotta per i diritti del lavoro, la democrazia, la pace e la libertà, occorre opporsi a tutti i tipi di colpo di stato, civile o militare che sia.

Continueremo a lottare contro coloro che cercano di trasformare le circostanze politiche nelle quali si trovano i paesi in occasioni per  raggiungere i propri obiettivi politici. Continueremo nello stesso tempo a lottare contro le politiche repressive, autoritarie e imposte, che è prevedibile capire chi vadano a rafforzare”.

EĞİTİM SEN MERKEZ YÜRÜTME KURULU

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Dichiarazione di Birlesik Metal IS, sindacato dei metalmeccanici, collegato alla DISK (Confederazione dei sindacati rivoluzionari)

“Stiamo attraversando giorni straordinari.

Il nostro paese ancora una volta è stato sull’orlo di un colpo di stato. Cominciata coi fatti di venerdì notte, la discussione sul tentato colpo di stato è entrata nel vivo. Il nostro paese ha affrontato molte volte in passato colpi di stato militari o tentativi di colpi di stato e ne porterà traccia e sofferenza per molti anni ancora.

Il nostro paese ha pagato un alto prezzo per tutto questo.

L’attuale governo anti-democratico, che ignora il ruolo della legge, ignora l’opinione pubblica, attacca i diritti dei lavoratori e governa il paese da molti anni, ci ha portato in questa situazione.

Da tempo ormai i lavoratori e i cittadini sono i soggetti maggiormente colpiti e che pagano il prezzo più alto per colpi di stato che sospendono molti dei diritti umani fondamentali, distruggono le libertà e attaccano i diritti dei lavoratori.

Sospensione della Costituzione, smantellamento del ruolo della legge, sospensione delle libertà non possono essere accettabili indipendentemente da quale fazione e mentalità autoritaria stiano venendo.

La classe lavoratrice in Turchia ricostruirà uno stato di diritto secolarizzato, democratico, indipendente, con determinazione e buon senso.

Birleşik Metal İş, 16 luglio 2016