Dopo circa 20 ore di trattativa si è giunti ad un accordo aziendale che è stato sottoposto alla firma dei sindacati entro il 14 giugno. Se da un lato la mobilitazione ha permesso dei miglioramenti, dall’altro resta un articolo che permette delle deroghe a livello locale, cosa che ha fatto imbestialire i ferrovieri. La CGT e SUD Rail invitano a proseguire lo sciopero contro la distruzione delle condizioni di vita e di lavoro: aumento dell’orario di lavoro, pressione ad essere più produttivi, riduzione del numero di giorni di riposo….
tratto dall’articolo di Marion d’Allard, da L’Humanité dell’8 giugno 2016
traduzione a cura di Sial Cobas
“E’ la guerra dei nervi”. Dopo diciannove ore ininterrotte di negoziato, si è giunti ad un accordo aziendale che riguarda l’organizzazione dell’orario di lavoro alle Ferrovie dello Stato (SNCF), che è stato sottoposto alla firma dei sindacati dei ferrovieri ieri mattina, dopo che lo sciopero durava da sette giorni su tutto il territorio nazionale, indetto dalla CGT e da SUD Rail (la CFDT e l’UNSA avevano ritirato il loro preavviso di sciopero).
Se da un lato è innegabile che la mobilitazione dei ferrovieri ha permesso di strappare alcune migliorie al gruppo dirigente delle Ferrovie dello Stato – o meglio, di evitare alcune regressioni sul piano dei diritti, come i prolungamenti eccessivi dell’orario di lavoro – resta un nodo fondamentale: l’articolo 49 dell’accordo di impresa. “Avrebbero potuto chiamarlo articolo 49.3”, ironizza Matthieu Bolle-Reddat, segretario del settore CGT Ferrovieri di Versailles. “Questo articolo permette di negoziare delle deroghe a livello locale, più sfavorevoli per i lavoratori rispetto all’accordo aziendale”, spiega il sindacalista. Peggio, “queste deroghe a livello locale saranno negoziate tra la direzione e i sindacati firmatari dell’accordo nazionale”, prosegue. In altre parole, le organizzazioni sindacali non firmatarie dell’accordo aziendale non avranno voce in capitolo: “uno scempio delle regole sulla rappresentanza sindacale, un articolo inaccettabile”, continua Matthieu Bolle-Reddat, «un ricatto per costringere a firmare”, denuncia SUD Rail. Allora, ieri mattina a Versailles, come a Marsiglia, Lyone, Bayonne, Hendaye o Parigi, i ferrovieri in sciopero, riunitisi in assemblee generali, hanno votato la prosecuzione dello sciopero.
La data entro la quale si dovrà siglare l’accordo è il 14 giugno, giornata di mobilitazione generale nazionale contro la Loi Travail. Per il momento solo la CFDT ha annunciato che firmerà. L’Unsa non si è ancora pronunciata, ma indiscrezioni dicono che avvallerà l’accordo. Sud Rail e la Cgt per ora chiamano all’intensificazione della lotta, tanto più che fra due giorni ci sarà l’inaugurazione degli europei di calcio, che si giocheranno proprio in Francia. Stavolta anche i lavoratori possono ricattare il governo 😉