Processo dirigenti Fiat: “Nessun rischio amianto all’Alfa Romeo di Arese”(!?!)

alfa cobas“Rischio amianto all’Alfa? Come per uno che cammina per strada”(!!).

“Le saldature con le pinze? Non facevano fumo” (!!!).

Comunicato del 20 maggio, dal sito dei Cobas dell’Alfa Romeo di Arese
Queste sono alcune delle incredibili affermazioni fatte ieri dal consulente FIAT ing. Mario Vigone al processo contro Cantarella e altri 5 dirigenti FIAT per l’omicidio colposo di 15 operai dell’Alfa Romeo di Arese.
Vigone aveva iniziato la sua deposizione il 21 aprile scorso; ieri è stato sottoposto al contro esame da parte del PM dott. Maurizio Ascione e degli avvocati di parte civile, tra i quali l’avv. Laura Mara di Medicina Democratica, figlia del compagno Luigi Mara, scomparso improvvisamente nei giorni scorsi (https://cobasalfa.wordpress.com/2016/05/14/luigi-mara-ci-ha-lasciati-medicina-democraticamedicina-democratica/); Luigi era intervenuto al processo il 14 gennaio scorso come consulente di Medicina democratica (https://cobasalfa.wordpress.com/2016/01/14/oggi-prima-udienza-2016-del-processo-fiat-alfa-romeo-di-arese-per-15-operai-uccisi-con-lamianto/) e avrebbe dovuto essere risentito nelle prossime settimane dal giudice della IX sezione penale dott.ssa Paola Braggion.
L’ing. Mario Vigone ha detto che si occupava di sicurezza e che dal 1987 al 1997 ha progettato tutte le modifiche impiantistiche fatte sulle linee della carrozzeria dell’Alfa Romeo di Arese, dall’assemblaggio alla verniciatura e all’abbigliamento-montaggio-finizione.
Come già altri consulenti FIAT sentiti dal Tribunale, Vigone ha affermato che dal 1988 non veniva più usato amianto all’Alfa, tranne alcuni particolari che sarebbero stati eliminati (?!) nel ’90-92 (freni, guarnizione della testata del motore) ma questi, secondo Vigone, erano innoqui (!) per gli operai della carrozzeria.
L’ing. Mario Vigone, incalzato dal PM dott. Maurizio Ascione, ha ammesso che le vetture finite giravano sui rulli in reparto e poi venivano tutte provate (620 al giorno) sulla pista tra il cap. 6 e la verniciatura, ma ha poi detto che non c’era nessun rischio per gli operai.
Peccato che, con le vetture in moto, venivano ripetutamente provati i freni in amianto sia in reparto nel cap. 6 (montaggio e finizione) che sulla pista limitrofa.
Vigone ha poi avuto il coraggio di dire che in Assemblaggio non c’era fumo perchè le saldature a punti non facevano fumo (in alcuni posti c’erano aspiratori per un po’ d’olio sulle lamiere ma non sarebbe stato necessario), e ove si saldava a mano ci sarebbero sempre state postazioni con regolari aspiratori.
In realtà in assemblaggio c’era un fumo pazzesco in tutto il reparto, e la richiesta di aspiratori e di pause lavorative per la nocività fu una delle rivendicazioni e delle lotte principali in quegli anni!!
L’ing. Mario Vigone ha anche presentato una serie di dati di enti americani comprovanti, tra l’altro, lo scarso rischio amianto per i lavoratori che sono anche a pochi metri dalla lavorazione dall’amianto stesso.
Su contestazione dell’avv. Laura Mara, Vigone ha dovuto ammettere che l’ente a cui faceva riferimento non era pubblico ma privato!!
Vigone, come già altri consulenti FIAT, ha anche negato che i tubi fossero coibentati con l’amianto; secondo lui erano in amianto solo le guarnizioni.
Su contestazione del PM, Vigone ha poi ammesso di non aver mai visto all’opera in 20 anni nessun lavoratore della manutenzione (dato che ad Arese erano 400, era difficile non vederli).
Proprio nei giorni scorsi è morto per l’amianto un altro operaio della manutenzione, Filomeno Anselmi (https://cobasalfa.wordpress.com/2016/05/14/arese-morto-un-altro-ex-operaio-dellalfa-romeo-lamianto-ha-fatto-una-strage-rho-il-giorno/).
Il processo ai dirigenti FIAT proseguirà il 9 giugno prossimo;
sarà la volta di un altro consulente FIAT, il prof. anatomopatologo Franco Walter Grigioni, il quale ha già iniziato la deposizione nel tardo pomeriggio di ieri.