Basta licenziamenti collettivi e individuali per migliorare i profitti e le tasche dei soliti.

E’ in atto un salto di qualità perché è la prima volta che in Italia una multinazionale unilateralmente decide 115 licenziamenti. La Nokia a Cassina de’ Pecchi, Roma e Napoli venerdì 3 ottobre ha spedito una mail ed ha licenziato 115 lavoratori. La crisi è una scusa per fare più profitti: gran parte delle attività di questi 115 è stata spostata in paesi con minore costo del lavoro o in altre realtà italiane a minor costo e diritti. Nokia vuole continuare in Italia a fare affari commerciali e quindi profitti ma licenzia. I lavoratori sono in lotta per trovare soluzioni alternative. E questa è solo una delle tante aziende che stanno facendo ristrutturazioni e licenziamenti. Certo che il depotenziamento dell’art. 18 del Governo Monti e quello in atto con il Governo Renzi spianano la strada al padronato.
Alla Dielle di Cassina de’ Pecchi è in atto dalla primavera una vertenza condotta dai lavoratori della cooperativa per migliorare le loro condizioni. Lo sciopero e le proteste sono in corso dal 18 maggio. La Dielle che beneficia dell’accordo con 56 comuni per la raccolta della plastica da riciclare dovrebbe rispettare leggi e contratti. In realtà si è permessa di pagare 6 euro e 15 all’ora utilizzando un cosiddetto contratto pirata. Per verificare la legittimità della gestione della direzione Dielle sono dovuti intervenire e sono in corso ispezioni di Inps, Arpa, Asl, e altri enti pubblici. È uno scandalo che chi vive e fa profitti sulle commesse pubbliche compia degli abusi nel trattamento dei lavoratori. E’ in corso uno spreco di denaro pubblico con la presenza quotidiana di forze dell’ordine per tenere a bada i lavoratori in lotta e ci sono già state diverse cariche, qualche arresto e processi sono in corso.
Di fronte a questi attacchi è necessario rilanciare le lotte e le proteste perciò come SIAL-Cobas abbiamo sostenuto lo sciopero per i metalmeccanici l’8 ottobre (dichiarato in primis dalla Fiom) contro i capi di governo europei; sosteniamo lo sciopero della scuola e studenti del 10.
Il giorno 16 ottobre sarà un’altra giornata importante di sciopero per i lavoratori della logistica e il risultato, anche con il sostegno di chi vuol solidarizzare, può essere importante per tutti. Una parte delle aziende del settore hanno marchionnemente scelto di far vivere un nuovo contratto con il superamento dei soci lavoratori (finalmente??) ma .. con meno diritti e meno salario. La linea scelta da questa parte del padronato è avvallata dai sindacati confederali di categoria. Soluzioni alternative ai licenziamenti, redistribuzione del lavoro con riduzione dell’orario a parità di paga e investimenti per la salute, sicurezza e ambiente sono la strada per uscire dalla crisi.
Appuntamento sabato 11 ottobre ore 14 p.za Duca d’Aosta corteo Noexpo.
Questo modo capitalista di gestire la società ci costa caro.
Dobbiamo far ripartire proposte alternative e lotte per cambiare il futuro.
Anche per questo si deve lavorare per costruire lo sciopero generale e una vertenza generale che dia continuità alle lotte che impedisca ulteriori peggioramenti.
Lì, 8 ottobre 2014
Libertà di licenziare per assumere è come risolvere la dissenteria con le prugne