Nel mondo

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Il SIAL-COBAS aderisce alla Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotte:

Questo appello è lanciato da organizzazioni sindacali, d’Europa, d’Africa, d’America, d’Asia. Le nostre affiliazioni o non-affiliazioni internazionali sono diverse: membri della Confederazione Sindacale Internazionale, membri di alcune di queste due organizzazioni, che partecipano a reti sindacali diverse, etc. Esso si indirizza a tutte le organizzazioni sindacali che si riconoscono nel sindacalismo delle lotte, nella democrazia operaia, nell’autorganizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici e nella necessità di trasformazione sociale.

La crisi del sistema capitalista ha conseguenze nel mondo intero. Le crisi economiche, finanziarie, ecologiche e sociali si sovrappongono tra loro e si autoalimentano. Questa crisi globale del capitalismo mostra l’impasse di uno sviluppo basato su una divisione sempre più disuguale della ricchezza prodotta, la deregulation Finanziaria, il libero scambio generalizzato e il disprezzo degli imperativi ecologici.

Per salvare i profitti degli azionisti e dei padroni, per assicurare l’avvenire delle banche, le istituzioni mondiali (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, Organizzazione Mondiale del Commercio ecc.) i governi e il padronato colpiscono sempre più i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.

Il sistema economico e politico attuale organizza il saccheggio di numerosi paesi, obbliga milioni di persone a lasciare la propria regione di origine per sopravvivere…e nega poi tutti i loro diritti con il pretesto che sono immigrati/e.

Distruzione dei servizi pubblici, rimessa in causa di tutti i diritti sociali, attacco verso i diritti sindacali, libertà sindacali schernite, sviluppo della precarietà e della disoccupazione per far pressione sulle popolazioni… Questi stessi metodi sono utilizzati in tutti i paesi!

Per arrivare ai loro scopi utilizzano tutti i mezzi: criminalizzazione, processi, arresti, interventi polizieschi, occupazioni militari, pastoie di ogni specie ai diritti collettivi e individuali. La repressione è una delle loro armi contro chi resiste, chi si oppone, chi costruisce delle alternative. La solidarietà oltre le frontiere è una delle nostre risposte.

Il sindacalismo che noi rivendichiamo non sarebbe garante dei patti con i poteri vigenti per attuare misure antisociali. Il sindacalismo ha la responsabilità di organizzare la resistenza su scala internazionale per costruire attraverso le lotte le necessarie trasformazioni sociali.

Il nostro sindacalismo mira al rovesciamento del modello di sviluppo economico, sociale e politico fondato sull’egemonia della finanza, del profitto e della competitività. Al contrario, noi vogliamo costruire un sistema fondato sui beni comuni, sulla redistribuzione delle ricchezze tra tutte quelle e tutti quelli che contribuiscono alla loro creazione, sui diritti dei lavoratori e su uno sviluppo ecologicamente sostenibile.

Noi rivendichiamo l’estensione, la democratizzazione e l’appropriazione sociale del servizio pubblico (educazione, sanità, trasporti, energia, acqua, casa ecc.); fanno parte dei nostri obiettivi comuni la libera circolazione delle persone e l’uguaglianza dei diritti sociali e politici di tutti e tutte, indipendentemente dalla nazionalità, dall’origine, dal sesso.

Il nostro sindacalismo unisce la difesa degli interessi immediati dei lavoratori e delle lavoratrici e la volontà di un cambiamento profondo. Non si limita al campo rivendicativo economico, ma ingloba questioni come il diritto alla casa, alla terra, l’eguaglianza tra uomo e donna, l’antirazzismo, l’ecologia, l’anticolonialismo ecc.

Gli interessi che noi difendiamo sono quelli della classe operaia (lavoratori e lavoratrici in attività o in pensione, disoccupati e disoccupate, giovani in formazione). Essi si articolano con quelli dei popoli di tutte le regioni del mondo. In ciò noi ci opponiamo frontalmente al padronato, ai governi e alle istituzioni che sono al suo servizio e rivendichiamo la nostra autonomia di fronte a qualunque organizzazione politica.

Esistono organizzazioni sindacali internazionali; delle reti sindacali sono state create in ambiti professionali o geografici. Da una regione del mondo all’altra le nostre storie sindacali, le nostre strutture sindacali, le nostre affiliazioni sindacali, sono diverse. Ma noi condividiamo ciò che è essenziale: noi siamo determinati/e ad avanzare nel coordinamento del sindacalismo di lotta sul piano internazionale.

Noi non facciamo un appello per la costituzione di una nuova organizzazione sindacale internazionale. Noi intendiamo rafforzare, diffondere, rendere più efficace una rete del sindacalismo di lotta, democratico, autonomo, alternativo, femminista, internazionalista.

Noi vogliamo condividere le nostre esperienze, arricchirci delle resistenze e delle conquiste di tutti, costruire l’unità oltre le frontiere, mettere in campo la solidarietà internazionale dei lavoratori e delle lavoratrici.
Di fronte alla crisi che colpisce le popolazioni di tutti i paesi e di cui è responsabile il capitalismo è necessario coordinare e unificare le nostre lotte. Noi chiamiamo i collettivi sindacali a unirsi a noi per costruire questa unità di azione sindacale, necessaria per combattere gli arretramenti sociali, conquistare nuovi diritti e costruire una società diversa.

Noi non ci battiamo per andare indietro; certo, gli attacchi contro la classe operaia sono molto forti e talvolta vengono portati sotto forme nuove. Ma lo sfruttamento capitalista non è una novità ed è con quello che bisogna rompere, per creare dei modelli, dei modi di organizzazione della società che partano dai bisogni della popolazione.

Questo percorso noi lo costruiamo passo dopo passo con tutte le organizzazioni sindacali di lotta per le quali il sistema capitalista non è il modo di organizzazione insuperabile per la nostra società e che costituiscono il cambiamento attraverso lotte collettive quotidiane e riflessioni sulla società che noi vogliamo per il domani.

Dopo l’incontro internazionale del marzo 2013 noi abbiamo degli obiettivi concreti, degli impegni comuni. E’ insieme a tutti e tutte che noi li definiamo e che li condurremo a buon fine:

– Noi agiamo nel tempo per la solidarietà internazionale e soprattutto contro ogni repressione antisindacale. La nostra lotta è condotta contro tutte le oppressioni, soprattutto quella contro le donne.

– Noi interverremo in maniera unitaria e coordinata per appoggiare le lotte e le campagne internazionali già esistenti e riaffermando il diritto all’autodeterminazione dei popoli: sostegno ai popoli palestinese e del Sahara, riconoscimento del sindacalismo autonomo nei paesi del Maghreb e del Medio Oriente, contro l’occupazione militare di Haiti, contro i trattati europei che impongono l’austerità, per il diritto di tutti i popoli a decidere del loro avvenire…

– Noi rafforziamo e estendiamo il lavoro internazionale condotto nei settori professionali (trasporti, educazione, call center, industria, commercio, sanità ecc…) e su questioni interprofessionali (diritto delle donne, immigrazione, casa, ecologia, sanità e lavoro ecc…), già il lavoro si organizza in parecchi di questi settori e il suo coordinamento è preso in carico da organizzazioni sindacali dei nostri diversi paesi.

– Noi continuiamo il lavoro di riflessione e di elaborazione sulle questioni della crisi del sistema capitalista e delle alternative ad esso.

– Infine noi mettiamo insieme i mezzi materiali necessari per la riuscita dei nostri progetti communi: siti web, mailing list, coordinamento per settori professionali ecc.

FIRME AL 15 marzo 2015 :

Organizzazioni sindacali nazionali intercategoriali
Central Sindical e Popular Conlutas (CSP-Conlutas) – Brésil.
Confederación General del Trabajo (CGT) – Etat espagnol.
Union syndicale Solidaires (Solidaires) – France.
Confédération Générale du Travail du Burkina (CGT-B) – Burkina.
Confederation of Indonesia People’s Movement (KPRI) – Indonésie.
Confederación Intersindical (Intersindical) – Etat espagnol.
Syndicat National Autonome des Personnels de l’Administration Publique (SNAPAP) – Algérie.
Batay Ouvriye – Haïti.
Unione Sindacale Italiana (USI) – Italie (aderente alla Coordinazione RossoNera)
Confédération Nationale du Travail – Solidarité Ouvrière (CNT SO) – France.
Sindicato de Comisiones de Base (CO.BAS) – Etat espagnol.
Organisation Générale Indépendante des Travailleurs et Travailleuses d’Haïti (OGTHI) – Haïti.
Sindacato Intercategoriale Cobas (SI COBAS) – Italie.
Confédération Nationale du Travail (CNT-f) – France.
Intersindical Alternativa de Catalunya (IAC) – Catalogne.
Union générale des travailleurs sahraouis (UGTSARIO) – Sahara occidental.
Ezker Sindikalaren Konbergentzia (ESK) – Pays basque.
Confédération Nationale de Travailleurs du Sénégal Forces du Changement (CNTS/FC) – Sénégal.
Independent Trade Unions for Egyptian Federation (EFITU) – Egypte.
Sindacato Autorganizzato Lavoratori COBAS (SIAL-COBAS) – Italie.
Union Syndicale Progressiste des Travailleurs (USPT) – Niger.

Organizzazioni sindacali nazionali di categoria
National Union of Rail, Maritime and Transport Workers (RMT) – Grande-Bretagne.
Centrale Nationale des Employés – Confédération Syndicale Chrétienne (CNE/CSC) – Belgique.
Sindicato Nacional de Trabajadores del Sistema Agroalimentario (SINALTRAINAL) – Colombie.
Fédération Générale des Postes, Telecom et Centres d’appel – Union Générale Tunisienne du Travail (FGPTT/UGTT) – Tunisie.
Trade Union in Ethnodata – Trade Union of Empoyees in the Outsourcing Companies in the financial sector – Grèce.
Syndicat national des travailleurs des services de la santé humaine (SYNTRASEH) – Bénin
Organizzazione Sindicati Autonomi e di Base Ferrovie (ORSA Ferrovie) – Italie.
Sindicato Único de Trabajadores del Grupo Ripley S.A – Pérou.
Union Nationale des Normaliens d’Haïti (UNNOH) – Haïti.
Confederazione Unitaria di Base Scuola Università Ricerca (CUB SUR) – Italie.
Confederazione Unitaria di Base Immigrazione (CUB Immigrazione) – Italie.
Coordinamento Autorganizzato Trasporti (CAT) – Italie.
Confederazione Unitaria di Base Credito e Assicurazioni (CUB SALLCA) – Italie.
Union Nationale des Travailleurs du Mali – Synd. des travailleurs du rail (SYTRAIL/UNTM) – Mali.
Gıda Sanayii İşçileri Sendikası – Devrimci İşçi Sendikaları Konfederasyonu (GIDA-IŞ/DISK) – Turquie.
Syndicat National des Travailleurs du Petit Train Bleu/SA (SNTPTB) – Sénégal.
Asociación Nacional de Funcionarios Administrativos de la Caja de Seguro Social(ANFACSS) – Panama.
Conseil des Lycées d’Algérie (CLA) – Algérie.
Confederazione Unitaria di Base Trasporti (CUB Trasporti) – Italie.
Palestinian Postal service Workers Union (PPSWU) – Palestine.

Organizzazioni sindacali locali
Trades Union Congress Liverpool (TUC Liverpool) – Angleterre.
Sindacato Territoriale Autorganizzato (ORMA) – Italie.
Fédération syndicale SUD Service public, canton de Vaud (SUD Vaud) – Suisse.
Sections bruxelloises des étudiants FGTB (Etudiants FGTB Bruxelles) – Belgique.
Sindicato Unitario de Catalunya (SU Metro) – Catalogne.
Sindicato dos Trabalhadores da Fiocruz (Asfoc-SN) – Brésil.
Türkiye DERİ-İŞ Sendikasi – Tuzla et Izmir (DERİ-İŞ Tuzla et Izmir) – Turquie.
L’autre syndicat, canton de Vaud (L’autre syndicat) – Suisse.
Centrale Générale des Services Publics FGTB Ville de Bruxelles (CGSP/FGTB Bruxelles) – Belgique.
Arbeitskreis Internationalismus IG Metall Berlin (IG Metall Berlin) – Allemagne.

Organizzazioni sindacali internazionali
Industrial Workers of the World – International Solidarity Commission (IWW)

Correnti, tendenze o reti sindacali
Transnationals Information Exchange Germany (TIE Germany) – Allemagne
Emancipation tendance intersyndicale (Emancipation) – France.
Globalization Monitor (Gmo) – Hong Kong
Courant Syndicaliste Révolutionnaire (CSR) – France
No Austerity – Coordinamento delle lotte – Italie.
Solidarité Socialiste avec les Travailleurs en Iran (SSTI) – France.
Basis Initiative Solidarität (BASO) – Allemagne.
LabourNet Germany – Allemagne.
Resistenza Operaia – operai Fiat-Irisbus – Italie.