Sciopero Feltrinelli per il contratto integrativo: scaduto da 14 mesi

Il 17 marzo le dipendenti e i dipendenti delle librerie Feltrinelli e Ibs hanno incrociato le braccia in tutta Italia, partecipando a una giornata di sciopero nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil. Il sit-in ha coinvolto 110 punti vendita e nasce dalla recente rottura della trattativa con l’azienda sul rinnovo del contratto integrativo (scaduto da 14 mesi). La protesta oltre a Milano ha coinvolto diverse città, tra cui Bologna, Firenze, Genova e Modena. Secondo le sigle sindacali hanno aderito in circa 1200, ovvero il 90% dei dipendenti dei vari negozi sparsi per la Penisola.

Le trattative per il rinnovo del contratto sono in stallo da tempo, con i sindacati che denunciano la mancanza di progressi concreti da parte dell’azienda. Non solo. C’è una grave disparità tra nuovi e vecchi assunti su una serie di benefit. Le principali ragioni alla base della mobilitazione riguardano anche l’adeguamento del premio di risultato (la proposta aziendale è considerata poco chiara e non rispecchia l’effettivo impegno dei lavoratori) e l’incremento del buono pasto, il cui valore attuale è giudicato insufficiente rispetto all’aumento del costo della vita. La richiesta è di un aumento immediato di 1,50 euro, non dilazionato su più anni.

Lo sciopero è stato indetto nel 2025, anno in cui Feltrinelli celebra il suo 70° anniversario.