Sciopero generale per Gaza: proposta di laboratori contro la guerra

Il 22 settembre è stato indetto uno sciopero generale per Gaza a sostegno della nuova missione via mare della Freedom Flottilla volta a contrastare il blocco israeliano della Striscia. La proposta del comunicato che segue (da modificare coi riferimenti della propria azienda, cooperativa, sigla sindacale o altre soggettività coinvolte – nel caso specifico a firma R.S.A. SIAL Cobas, operatrici e operatori favorevoli all’iniziativa) è di un laboratorio contro la guerra e il genocidio, per la vita e la cura.

Ecco il testo:


“Se attaccano la Flotilla blocchiamo tutto! Se fermano la Flotillia, impediscono di consegnare gli aiuti alla popolazione palestinese o peggio ancora aggrediscono gli equipaggi e gli attivisti che sono sulle imbarcazioni bisogna fermare tutto. Bisogna bloccare i commerci con Israele, fermare i porti, entrare in sciopero per rompere l’assedio”. All’appello dei portuali e a fronte degli attacchi subiti dalla Global Sumud Flotillia i sindacati di base hanno indetto uno sciopero generale e la Filt Cgil Trasporti lo stato di agitazione nazionale delle lavoratrici e lavoratori portuali. Le ragioni dello sciopero in sintesi:


CONTRO il genocidio in Palestina, l’invio di armi dall’Italia a Israele, CONTRO la guerra tra Russia e Ucraina; CONTRO l’economa di guerra, l’aumento delle spese militari; CONTRO sfruttamento, precarietà, morti sul lavoro; CONTRO l’assenza di politiche sociali di contrasto alla povertà a cominciare dall’emergenza abitativa.

PER il sostegno alla Global Sumud Flotillia e la tutela delle attiviste e degli attivisti a bordo; PER maggiori investimenti in sanità, istruzione, welfare e trasporti; PER aumenti salariali e l’adeguamento dei salari al costo della vita; PER la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Alla luce delle comunicazioni circolate in tempi stretti, legate anche al corso degli accadimenti principalmente quelli connessi alla missione umanitaria della Global Sumud Flotillia. Alla luce dell’importanza e della necessità in questa fase storica di esprimersi, mobilitarsi ovunque, individualmente e collettivamente, in nome di una responsabilità umana e sociale verso la quale nessuno/a è esente. “Restiamo umani” diceva Vittorio Arrigoni.

Alla luce delle tematiche in discussione, soprattutto quelle legate alla guerra, al genocidio di un popolo, alla tutela della vita, strettamente connesse all’etica del lavoro educativo e di cura.

AVANZIAMO UNA PROPOSTA PER LA GIORNATA DEL 22 SETTEMBRE PER TROVARE UNA FORMULA ALTERNATIVA ALL’ASTENSIONE INDIVIDUALE DAL LAVORO E SOPRATTUTTO PER COINVOLGERE LE PERSONE CON CUI LAVORIAMO: UN LABORATORIO CONTRO LA GUERRA E IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE, PER IL DIRITTO ALLA VITA, ALLA CURA, ALL’EDUCAZIONE.

Se ci sarà accoglienza e disponibilità verso la proposta da parte di Azienda IPIS, Coop. Solaris e del personale educativo e assistenziale si potrebbe procedere, già a inizio della settimana in corso, con una riunione trasversale per condividere idee e proposte. Diversamente ciascuna lavoratrice e lavoratore deciderà se aderire allo sciopero del 22 settembre per il quale sarà garantita copertura sindacale e sarà comunque possibile (extra-lavoro) promuovere un’iniziativa territoriale di sensibilizzazione alle tematiche in discussione.

Proposte di attività laboratoriali:

Costruzione di barchette e un mare in cui farle simbolicamente navigare, disegni, pitture, collage, lettura di poesie, racconti, interviste. Costruzione di istallazioni da portare nelle piazze dei 4 Comuni, aquiloni da far volare nel parco, allestimento di una mostra all’interno del CDD da aprire ai familiari, agli studenti delle scuole limitrofe, al territorio. Produzione di un video clip.. e tanto altro possibile.

R.S.A. SIAL Cobas