Scioperiamo e scendiamo in piazza per fermare ogni complicità con il genocidio e a sostegno della Global Sumud Flotilla.
In un crescente clima di guerra globale e richiami al riarmo, si consuma in diretta streaming il genocidio in Palestina, senza che i governi europei muovano un dito, salvo qualche lodevole eccezione. Il governo italiano, il nostro, è tra i peggiori in Europa, nei fatti prosegue come se niente fosse tutte le collaborazioni con Israele, incluse quelle militari, e insieme alla Germania sta bloccando i timidi tentativi di sospendere gli accordi di associazione UE-Israele. Questa è complicità con la pulizia etnica, le uccisioni di massa e la cacciata dei e delle palestinesi dalla loro terra, complicità condivisa con gli USA e i paesi arabi.
È la società civile che si sta mobilitando e ha preso l’iniziativa della Global Sumud Flotilla, facendo dal basso ciò che i governi non fanno dall’alto. Una flotta di circa cinquanta imbarcazioni con un equipaggio formato da attivisti e attiviste, compresi dei parlamentari, provenienti da 44 paesi diversi, si si sta muovendo verso le coste di Gaza, sotto le costanti minacce di Israele di aggredirla in acque internazionali.
Lo scopo è consegnare migliaia di tonnellate di aiuti umanitari e rompere il criminale assedio militare in cui è costretta Gaza. La Global Sumud Flotilla rappresenta ad oggi la più grande missione civile internazionale mai organizzata per fermare una guerra e portare soccorso a una popolazione civile stremata da due anni di massacri, bombardamenti e dall’uso della carestia come arma di guerra.
La corsa al riarmo ci costa nuovi tagli a sanità, scuola, pensioni e al risanamento dell’ambiente: non vogliamo sacrificarle alla corsa verso la guerra generalizzata e la catastrofe climatica e umanitaria e vogliamo invece rilanciare politiche di pace.
Il sindacalismo di base prende parte alle mobilitazioni per far pressione sui governi europei e aiutare la missione della Flotilla a raggiungere il suo obiettivo. Per questo ha indetto per lunedì 22 settembre una giornata di sciopero generale a sostegno della Global Sumud Flotilla e contro la complicità dei governi con il genocidio.
Per fermare il genocidio in corso, occorre bloccare tutto!
Praticare tutte le forme possibili di disobbedienza civile e di conflitto sindacale e sociale.
Usiamo lo sciopero come arma di solidarietà collettiva nei confronti del popolo palestinese, oppresso e massacrato.
Tutti possiamo fare qualcosa, e partecipare allo sciopero è un diritto di tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici.
“Restiamo umani” diceva Vittorio Arrigoni.
LUNEDÌ 22 SETTEMBRE SCIOPERO GENERALE DI TUTTA LA GIORNATA
APPUNTAMENTO A MILANO PER IL CORTEO
ORE 9.30 – P.LE CADORNA (giustificativo: sciopero a giorni)
SIAL-Cobas (Sindacato Autorganizzato Lavoratori – Cobas)