Care amiche e cari amici della Cgil,
come sapete non sono iscritto al vostro sindacato (non lo sono mai stato) e spesso ho un giudizio diciamo (con un eufemismo) critico. Allo stesso tempo credo di essere sempre stato corretto nei rapporti tra colleghe e colleghi sul piano sindacale e delle vertenze.
Ho anche fatto parte di sindacati di base che rifiutavano a priori di aderire a scioperi altrui (soprattutto se della Cgil) per cui ho chiari i motivi di una simile scelta – pur non condividendoli. Trovo un errore non aver indicato nel 22 settembre la data per uno sciopero davvero di tutte e tutti (la motivazione dell’urgenza non credo stia in piedi: è da quasi due anni che il massacro a Gaza richiede una risposta urgente).
Ma oggi vi scrivo evitando qualsiasi polemica e invitandovi ad un gesto politico di dignità e forza.
Non potrò scioperare il 19 perché la nostra categoria è esclusa dalle norme sul preavviso. Sciopererò invece, questa volta con molta più convinzione della scorsa, il 22 settembre insieme al mio sindacato Sial Cobas.
Vi invito ad uno scambio: il 19 io prenderò 4 ore di permesso non retribuito o, nell’impossibilità di farlo, verserò la cifra corrispondente a quelle ore ad un progetto a Gaza.
La proposta che vi faccio è quella di scioperare anche voi il 22 settembre e di partecipare al corteo che partirà alle 9.30 in Cairoli.
Non volete/potete scioperare per qualsivoglia motivo? Partecipate comunque al corteo con un permesso e fatelo con le vostre bandiere. In quel caso sarò con voi nel vostro spezzone riconoscendone il valore.
Firmato: un lavoratore