Solidaires e SUD Rail: inasprimento dello sciopero fino al ritiro del “patto ferroviario”!

Comunicato dell’Union Syndicale Solidaires  e della Federazione SUD-Rail

Saint-Denis, 7 Maggio 2018

traduzione a cura di Sial Cobas

Il Primo Ministro Eduard Philippe ha deciso di rafforzare lo sciopero!

Lo scorso 7 maggio, durante l’incontro con l’intersindacale in lotta delle SNCF, il governo ha confermato che le questioni portate avanti dalla mobilitazione e dagli scioperi non sono negoziabili.

Il Primo Ministro ha ribadito che il suo progetto di “patto ferroviario” è vantaggioso sia per i ferrovieri che per i passeggeri, così come ha fatto con gli studenti, i lavoratori del Pubblico Impiego e con tutti i lavoratori per giustificare l’attacco ai diritti sociali che sta realizzando il suo governo.

L’Unione Sindacale Solidaires e la federazione SUD-Rail continuano invece a denunciare il fatto che questo progetto di legge mette in questione l’avvenire del sistema ferroviario pubblico e la coesione territoriale. Segna il rifiuto verso una politica territoriale ed ambientale ambiziosa richiesta invece da pendolari e cittadini; respinge le rivendicazioni dei ferrovieri che chiedono il mantenimento di un inquadramento di alto livello, come previsto dal loro attuale statuto.

L’Unione Sindacale Solidaires e SUD Rail prendono atto che con la presa in carico del progetto di legge da parte del Primo Ministro non cambia né il quadro, né il contenuto delle proposte e quindi non c’è nessun avanzamento nel confronto.

Edouard Philippe è rimasto inchiodato alla sua postura liberale/liberista, di fatto insostenibile, e lo si vedrà bene nelle assemblee generali dei ferrovieri che da domani si terranno in tutto il paese e dove esploderà la collera di chi sciopera già da svariate settimane.

Il governo sarà il solo responsabile dei blocchi che seguiranno. Per l’Unione Sindacale Solidaires e per la Federazione SUD Rail c’è una sola soluzione: il ritiro del “patto ferroviario” come pre-condizione per aprire dei negoziati in direzione di una riunificazione dell’azienda pubblica piuttosto che ad una segmentazione che aggraverebbe le carenze già esistenti in un’organizzazione diventata schizofrenica dopo la riforma del 2014 fatta dal presidente Pepy!

Sono dunque ancora i ferrovieri e la politica ambientale a fare le spese delle bizze della Direzione di SNCF. Dopo più di 20 anni di sotto-investimenti, aggravati dal dogma liberista dell’apertura alla concorrenza, il trasporto merci su rotaia è finito in un impasse.

Il dogma liberista imposto dal governo di Philippe vuole portare tutto il sistema ferroviario nella stessa impasse.

Visto che lo sciopero di rafforza giorno dopo giorno, questi annunci da parte di un governo irresponsabile ci portano a pensare che sia proprio la radicalizzazione dello scontro ad essere cercata dai responsabili politici.

L’Unione Sindacale Solidaires e la Federazione SUD-Rail invitano ad estendere e rafforzare lo sciopero per fermare questo attacco senza precedenti e pongono la necessità, prima che altre attività ferroviarie siano toccate da questo attacco ai servizi pubblici, di un inasprimento dello sciopero e del suo prolungamento fino al ritiro del “patto ferroviario”!