Spagna: grande manifestazione per la rimunicipalizzazione dei servizi privatizzati

Spagna en defensa de lo publico

#xLoPublico

Sabato 18 giugno si è tenuta a Madrid una grande manifestazione per la rimunicipalizzazione dei servizi privatizzati, promossa tra gli altri dalla CGT (Confederación General del Trabajo). Circa 5mila le persone in piazza, che hanno marciato con lo slogan “abbiamo diritto ad avere diritti”.

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Comunicato della CGTSpagna difesa pubblico

Traduzione a cura di Sial Cobas

Abbiamo diritto ad avere diritti?

Paliamo :

  • Del Diritto alla Sanità Pubblica universale e di qualità
  • Del Diritto a un’Educazione Pubblica per tutti e tutte, che ci formi in libertà e con senso critico
  • Del Diritto dei nostri cari che necessitano assistenza/tutela (anziani, bambini, persone malate e sole) ad essere curate affinché possano avere una qualità di vita degna
  • Del Diritto a Pensioni Pubbliche sufficienti per tutti e tutte
  • Del Diritto ad avere nelle nostre città e nei nostri paesi dei servizi pubblici che si occupino della fornitura di Pulizia, Acqua, Energia, Abitazioni, Assistenza Sociale, Ambiente, Educazione infantile, Informazione e Comunicazione, Trasporti ecc. : che siano erogati da imprese pubbliche, garantendo la sufficienza e l’efficienza di questi servizi.
  • Del Diritto ad una Comunicazione Pubblica (Radio, Servizi postali, Televisioni, Stampa…) per tutte le persone, che garantisca la libertà di espressione e un’informazione libera dall’interesse comune e generale.
  • Del Diritto a un Reddito di Base garantito per tutti e tutte.

La nostra risposta è molto chiara: TUTTI e TUTTE abbiamo il DIRITTO ad avere questi DIRITTI, perché sono Diritti Fondamentali di tutti gli esseri umani.

Perché ci hanno tolto i nostri Diritti Fondamentali e chi sono i responsabili di questa barbarie?

L’usurpazione dei beni comuni, che garantiscono la sussistenza alla gente e una certa indipendenza rispetto al ricatto del lavoro salariato, sta alla base del capitalismo.

A partire dagli anni 70 abbiamo assistito alla progressiva usurpazione dei servizi pubblici essenziali attraverso la loro mercificazione e attraverso la privatizzazione delle imprese pubbliche, che prestavano questi servizi, patrimonio di tutta la società.

La “Grande Crisi” come scusa, ci porta alla Grande Truffa Sociale:

La crisi-truffa che il capitalismo genera a partire dal 2007, acutizza in maniera letale l’usurpazione e vediamo che nel periodo 2009-2014, la riduzione delle spese pubbliche si avvicina ai 78.000 milioni di euro nello stato spagnolo.

I tagli sono drammatici per la maggior parte della società. Nessuno dei beni comuni è esente da questa barbarie : l’educazione, la sanità, la casa, la disoccupazione, le cure, la tutela, la cultura, le pensioni, gli investimenti dei servizi pubblici…

I diversi governi, sotto il comando di Bruxell, hanno tagliato direttamente le spese sociali sotto le tre grandi voci che danneggiano maggiormente i Diritti Sociali: i servizi pubblici di base, le prestazioni della previdenza sociale e le politiche sociali.

TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA 2009-2014

VOCI

In Milioni di €

Politica della casa

– 6.979 Milioni

Educazione (nei tre livelli)

– 6.138 Milioni

Sanità

– 5.564 Milioni

Politica alla famiglia e infanzia

– 2.692 Milioni

Servizi culturali

– 2.275 Milioni

Cooperazione internazionale

– 2.060 Milioni

Investimenti in ricerca e sviluppo (di base)

– 1.337 Milioni

Politica industriale

– 1.206 Milioni

Malattia e disabilità

– 1.099 Milioni

Disoccupazione

– 7.231 Milioni

Investimenti in infrastrutture del Trasporto

10.789 Milioni

Investimenti in ricerca e sviluppo (affari economici)

– 1.068 Milioni

Spese sanitarie : 9.600 Milioni di € che suppone quindi una riduzione salariale del personale sanitario di 3.244 Milioni di € (meno organico e meno salari) e gli investimenti della Sanità di 3.244 Milioni di €

Spese per l’educazione: 7.394 Milioni di €. I lavoratori hanno perso 3.705 Milioni di € (meno organico e meno salari) e sono stati tagliati gli investimenti per 2.235 Milioni di €

Spese per la disoccupazione : la spesa è scesa di 7.231 milioni di € , abbassando in maniera drastica il tasso di copertura (solamente il 54% delle persone disoccupate percepiscono una prestazione) e per di più l’entità della prestazione è ogni volta più bassa.

Sono stati distrutti nella Pubblica Amministrazione 156.000 posti di lavoro, con un -17% reale nella spesa salariale. La precarizzazione si è generalizzata in tutto il settore del lavoro pubblico.

I cosiddetti “governi di cambiamento” hanno promesso nei loro programmi la restituzione dei Diritti rubati alla cittadinanza:

  • Rimunicipalizzazione dei Servizi Pubblici che erano stati privatizzati: pulizia stradale, acqua, energia, trasporti, ambiente, casa, assistenza sociale ecc.
  • Garanzia dei Diritti di Base : Sanità, Educazione, Casa per tutte le persone, per legge
  •   Abrogazione dell’articolo 135 della Costituzione : concordato dal PP-CIU-PNV, nel settembre del 2011 che garantiva che ci sarà sempre denaro per il pagamento di un Debito Illegittimo, e altre illegalità
  • Abrogazione delle Riforme del Lavoro del 2010 (PSOE) e 2012 (PP)  che permettono il licenziamento dei lavoratori in tutte le Amministrazioni Pubbliche e nelle Imprese Pubbliche.

La realtà oggi:

La spoliazione del pubblico è stata effettuata recuperando miliardi di euro in tasse, per pagare le banche e i fondi “avvoltoio”, precedentemente destinati alla spesa sociale.

La politica fiscale del paese, in particolare con il fondo attraverso l’Imposta sulle Società, ha fatto sì che tra il 2007 e il 2014, il gettito di questo canale è sceso del 58% (18.173 milioni di euro), mentre nello stesso periodo i benefici delle aziende sono scesi solo dell’1%.

17 delle 35 compagnie del Ibex35 (l’indice della Borsa di Madrid che comprende i 35 titoli a maggiore capitalizzazione) non pagano assolutamente niente per questa tassa, nonostante solo tre tra queste riflettono una perdita nel loro conto economico del 2014.

Le politiche fiscali permettono l’evasione dei grandi capitali, così per esempio, la fuga di capitali verso paradisi fiscali “tra il 2013 e 2014 in Spagna è cresciuta del 2.000 %,  soprattutto verso le Isole Cayman (1.969 milioni di euro, 64 volte in più di quanto accaduto in Germania).

Oxfam stima che, solo con i capitali nascosti alle Isole Cayman, hanno smesso di entrare nelle casse pubbliche del nostro paese tra 144 e 550 milioni di euro di tasse.

“Con questo si potrebbe coprire tutta l’assistenza sanitaria per la popolazione immigrata in Spagna”.

Le privatizzazioni e le esternalizzazioni dei servizi pubblici trovano il loro sostegno politico nella modifica dell’articolo 135 della Costituzione, che imbriglia tutte le Amministrazioni dello Stato, impedendo loro l’indebitamento e il superamento del deficit che Bruxelles ha fissato per lo stato spagnolo, oltre ad imporre il congelamento dei concorsi per nuove assunzioni nel Pubblico Impiego.

La difesa dei Servizi Pubblici come diritti sociali per tutti/e, ci indica che bisogna puntare chiaramente e nitidamente sull’universalità, sulla sufficienza ed efficienza di questi e sulla partecipazione degli utenti dei servizi e dei lavoratori alla loro gestione.

La lotta di tutte le persone colpite (milioni), dei movimenti sociali e dei sindacati veramente di classe, è l’unica garanzia per imporre un’inversione di rotta, per raggiungere la riappropriazione di ciò che è di tutti e tutte.

La lotta è l’unica via!