Contratto dei metalmeccanici: sciopero di 8 ore il 9 giugno

contratto metalmeccaniciIl Sial Cobas indice lo sciopero dei metalmeccanici: per respingere le proposte di Federmeccanica e far ritornare a decidere i lavoratori su quale piattaforma portare al tavolo di trattativa!

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9 GIUGNO 2016

CI TROVIAMO ALLE ORE 9.30 IN PORTA VENEZIA A MILANO

Piattaforme FIM-Cisl e Uilm-Uil e quella Fiom-Cgil: tutto da rivedere per far decidere i lavoratori?

Lo slogan della Federmeccanica: “abbiamo bisogno di regole chiare, semplici, certe ed esigibili”.

Vuol dire che non vogliono dare aumenti a chi ha già un contratto aziendale o un superminimo individuale.

In compenso paiono interessati a investire quattro soldi per far passare il cavallo di troia delle polizze sanitarie nel contratto nazionale. La cancellazione del diritto all’aumento salariale sarebbe una necessità a fronte di salari che sono aumentati del 6,5% negli ultimi anni mentre la ricchezza prodotta sarebbe calata del 18%. Non è il caso di vedere se, con le delocalizzazioni e il trasferimento delle produzioni all’estero, siano migliorati dividendi e profitti di lorsignori?? Certo la crisi in parte c’è e in parte è provocata da scelte imprenditoriali che spostano in altri paesi le fabbriche. Federmeccanica dice che vuole “cogliere le opportunità di rilancio”. Bene, allora non sarebbe il caso di mettere mano alla manutenzione dei tubi (non solo a Firenze) e al dissesto idrogeologico? Di imporre manutenzioni più reali e non solo sulla carta per evitare che gli ascensori cadano con mamma e bimbo dentro come è successo a Genova? Evitare sperperi per grandi opere inutili e controproducenti come (tav, mose, ecc.)? insomma fare un piano di manutenzione straordinaria e preventiva?  A fronte del miliardo di ore di cassa integrazione e contratti di solidarietà, andrebbero rivisti i nuovi ammortizzatori sociali (cigo, cigs e contratti di solidarietà), per ritornare ad una gestione più coerente con la salvaguardia dei posti di lavoro. Certamente si dovrebbe affrontare il problema della riduzione della settimana lavorativa ben al di sotto delle 40 ore.

Il capitalismo ci costa caro! Nei decenni scorsi con la moderazione salariale i lavoratori e le lavoratrici hanno perso migliaia di euro. Non sarebbe il caso di andare a riprendersi aumenti salariali, di ripristinare la scala mobile a difesa dei salari e di rivedere la tassazione riducendola drasticamente per i redditi dei lavoratori invece di mettere pezze con le detrazioni individuali?

Il Governo continua a regalare miliardi alle imprese: cuneo fiscale, niente irap, decontribuzione con le assunzioni a tutele crescenti. E qualcuno pensa di ridurre i contributi pensionistici per favorire e/o rendere obbligatori i fondi pensionistici complementari.

Ci sono molte cose che non vanno nella politica sindacale di Cgil, Cisl e Uil e di Fim, Fiom e Uilm. In primis c’è che continuano a trovare il modo di stare al tavolo con Confindustria e Governi senza avere un mandato dei lavoratori, ma è sui contenuti che la prima e l’ultima parola dovrebbe toccare ai lavoratori.

Non bastano gli appelli dei vertici di Fim, Fiom e Uilm a fare un buon contratto a Federmeccanica, perché é chiaro che loro vogliono cancellare definitivamente il valore del contratto nazionale.

Nonostante le critiche ai contratti degli ultimi decenni, rinnovati sempre in perdita rispetto all’inflazione e all’andamento della produttività complessiva del paese, il valore della contrattazione collettiva è ancora enorme.. altroché aumenti individuali:

se vuoi guarda meglio la tua busta paga e scoprirai che la somma della paga base e scatti di anzianità insieme all’eventuale paga contrattata aziendalmente (premio, 3 elemento, ecc) valgono anche più dell’80% del salario. E che senza questi risultati collettivi dovresti faticare con straordinari e stress ma non ce la potrai mai fare a superare questi risultati frutto costante di stagioni contrattuali aziendali e nazionali.

Perciò ti invitiamo a scioperare e a contribuire a costruire una politica sindacale alternativa.

In Francia i lavoratori, i giovani e i pensionati sono in lotta da alcuni mesi contro il peggioramento previsto dal Governo e preparano una giornata di lotta importante per il 14 giugno. E’ nostro interesse riprendere le lotte contro la precarietà, per un buon contratto e per evitare peggioramenti delle condizioni in Italia e non lasciare soli i lavoratori e lavoratrici Francesi in lotta.

Sei invitato/a il

14 giugno ore 18

Appuntamento davanti al Centro Culturale Francese

in corso Magenta 63 a Milano

per esprimere il sostegno e la solidarietà alla lotta del popolo francese contro la Loi Travail. In Francia come in tutta Europa e’ in atto lo stesso attacco ai diritti dei lavoratori. Iniziamo a ragionare su cosa e’ cambiato da noi col Jobs Act e su come riconquistare nuove tutele!

Pensioni, riduzione dell’orario di lavoro e salute: vuoi saperne di più?

http://www.pensionedirittocostituzionale.it/ 

http://www.beppescienza.it/

http://www.redistribuireillavoro.it/

http://www.medicinademocratica.org/wp/?p=3448  (materiali convegno 7 aprile 2016 giornata mondiale salute. Vedi Donzelli e altri su danni polizze sanitarie private e molto altro)

lì, 7 giugno 2016